Il diabete è una malattia metabolica causata da carenza o da insufficiente attività dell’insulina, ormone fondamentale per mantenere nella norma il glucosio nel sangue. Il diabete di tipo 1, caratterizzato da carenza pressoché assoluta di insulina, insorge all’improvviso, in genere durante l’infanzia o l’adolescenza, raramente in età adulta) e i sintomi sono molto caratteristici. Il diabete di tipo 2, caratterizzato da insufficiente attività e carenza relativa di insulina, insorge lentamente, comunemente in età adulta e i sintomi sono più sfumati. I fattori di rischio per sviluppare il diabete di tipo 2 sono: sovrappeso o obesità, livelli alti di grassi nel sangue, ipertensione, fumo, stile di vita sedentario, familiarità per diabete. La caratteristica comune dei due tipi di diabete è l’alta concentrazione di glucosio nel sangue (iperglicemia).


Minzione abbondante e frequente
Quando il livello di zucchero nel sangue è elevato l’organismo lo elimina con le urine: per questo aumenta la quantità di urina espulsa nelle 24 ore, che contiene elevate quantità di zucchero. Svegliarsi due volte a notte per fare pipì quando in precedenza non era mai successo può essere un campanello d’allarme. Così come l’enuresi notturna, quando il bambino ricomincia a fare pipì nel letto.
Sete intensa
Con una maggiore eliminazione dei liquidi ci si disidrata, quindi si beve di più e ci si sente costantemente assetati. Alcuni pazienti che non sanno di essere diabetici placano la sete con bevande zuccherate gassate o succhi di frutta, aumentando così lo zucchero nel sangue e peggiorando dunque la situazione. Quindi il fatto che ci si senta particolarmente assetati senza che si sudi per l’eccessivo caldo o per un allenamento intenso, potrebbe essere un sintomo di diabete.
Alitosi
L’odore di acetone dell’alito, proprio come quello che si utilizza per togliere lo smalto dalle unghie, è un sintomo classico in particolare del diabete di tipo 1, indice di scompenso metabolico grave. Questo particolare odore è il risultato della cosiddetta chetoacidosi: in sostanza l’organismo del diabetico, che non ha insulina, non riesce ad usare il glucosio come fonte di energia, quindi per ottenerla brucia acidi grassi. Nel processo si formano corpi chetonici che provocano l’odore di acetone nell’alito. Questo sintomo può essere utile da valutare quando un paziente arriva al pronto soccorso in coma: il coma può avere motivi neurologici, metabolici o altro e l’alito di acetone è un’indicazione importante per il medico che così si indirizza subito a risolvere il problema connesso col diabete di tipo 1.
Perdita di peso improvvisa e stanchezza
La perdita di peso improvvisa riguarda soprattutto i pazienti affetti da diabete di tipo 1, nel diabete di tipo 2 può essere più graduale. Normalmente gli zuccheri assunti con la dieta, una volta assorbiti vengono trasportati nel sangue in tutti i distretti dell’organismo dove le cellule sono in grado di utilizzarli grazie all’insulina. Se questa sostanza manca o è prodotta in basse quantità l’energia prodotta dagli zuccheri non è più disponibile e il corpo si affatica. L’organismo utilizza per le sue esigenze nutrizionali i depositi di grasso e, nei casi più gravi anche il tessuto muscolare. Da ciò deriva il dimagrimento.
Fame eccessiva
Avere sempre fame senza motivo può essere un sintomo di diabete. La malattia impedisce all’organismo di trasformare gli zuccheri in energia, per questo ci si sente affamati e si è sempre alla ricerca di cibo per ricaricarsi. Nel diabete di tipo 1 un sintomo tipico è la polifagia accompagnata da dimagrimento: all’aumento di appetito e di assunzione di alimenti fa seguito un dimagrimento paradosso (anziché l’aumento di peso che ci si aspetterebbe). Questo fenomeno si verifica meno intensamente nel diabete di tipo 2 dove spesso il paziente è in sovrappeso od obeso e può osservare un dimagrimento pur mantenendo la abituale alimentazione eccessiva. In altri casi di diabete tipo 2 il dimagrimento non si verifica.
Guarigione lenta delle ferite
Il diabete è un importante fattore limitante nella guarigione delle ferite. Gli elevati livelli di zucchero riducono la capacità di cicatrizzazione delle ferite e una ferita accidentale che non guarisce rapidamente può essere una spia di diabete
Infezioni genitali o urinarie (cistiti, vaginiti, balaniti)
Gli alti livelli di zucchero nel sangue creano un ambiente favorevole alla crescita di batteri. Il diabete indebolisce le risposte immunitarie e l’attività dei globuli bianchi e l’organismo diventa quindi più esposto a infezioni di varia natura, soprattutto da funghi (candida) o anche da batteri. Funghi e batteri proliferano in ambienti molto ricchi di zucchero. Se si verificano più infezioni (soprattutto da funghi) in pochi mesi e i trattamenti standard non funzionano è possibile che la causa sia il diabete. Una volta tenuto sotto controllo il livello di zucchero nel sangue la frequenza delle infezioni dovrebbe diminuire.
Visione sfocata
Quando gli zuccheri sono troppo alti nel sangue ne risente anche l’occhio. La glicemia molto alta provoca alterazioni nel cristallino e nel liquido endoculare che riducono la capacità di vedere, rendendo comunemente la visione sfocata. Per correggere questo tipo di problema agli occhi è necessario abbassare il livello di glucosio nel sangue. Il problema della vista offuscata può quindi essere solo temporaneo. Alcuni pazienti con diabete non diagnosticato vanno dall’oculista lamentando di vedere sfocato e tornano a casa con la prescrizione degli occhiali. In realtà, correggendo i livelli di glucosio l’effetto si inverte e la visione sfocata scompare. Questo problema visivo non è la retinopatia diabetica, che è un complicanza del diabete che insorge in genere dopo anni di malattia. Essa può essere presente all’esordio solo se il diabete viene diagnosticato con anni di ritardo rispetto alla sua reale insorgenza.